La denuncia sprezzante dell’eterosessualità e l’invito a evitare l’uso del termine, credete seriamente che mi faccia piacere?

 

Certi cattolici attualmente presenti a Roma per le conferenze pre-Sinodali immaginano che mi renda felice sentire alcuni cardinali e laici cattolici denunciare l’uso della parola ‘eterosessualità’ e dell’etichetta ‘etero’ in nome della sedicente « inutilità ed errore » del termine « eterosessuale », tutto ciò a nome soprattutto di un umanesimo universalista religioso di buona qualità. Ma questo non mi fa assolutamente alcun piacere. Mi dà pure fastidio.Non hanno ancora capito niente di ciò che ho scritto e detto molto chiaramente sull’eterosessualità da molto tempo. Non solo è necessario usare il termine « eterosessualità », ma è fortemente raccomandato usarlo e denunciare espressamente l’eterosessualità, non per il suo significato comunemente condiviso di « differenza dei sessi », ma in quanto sistema ideologico bisessuale che minaccia la differenza sessuale spacciandosi per quest’ultima.
 

Dichiarare che il termine « eterosessualità » deve essere bandito dalle discussioni poichè sarebbe « inutile e sciocco » (il chè è assolutamente falso, anzi: il male ha una sua logica e deve essere chiamato per nome!) è una catastrofe. Quella di lasciare tutti i poteri alle menzogne sull’eterosessualità e, in definitiva, per l’eterosessuialità !
 
 
 
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